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Sorpresa a New York: Miguel Cotto sconfitto da Sadam Alì
Miguel Cotto abbandona la boxe, e forse mai decisione fu più saggia soprattutto dopo averlo visto in azione perdere con Sadam Alì. L’incontro si è disputato nel mitico Madison Square Garden di New York ed era valevole per il mondiale dei superwelter WBO detenuto dal portoricano. Doveva essere una serata di festa, ma così non è stato trasformandosi in un addio un po’ mesto di un grandissimo campione. I due anni di inattività dal 2015, dopo la sconfitta con Saul Alvarez, al 2017 sia pure spezzati dalla vittoria sul giapponese Yoshihiro Kamegai per la conquista del mondiale vacante non possono non aver lasciato traccia su un fisico, che ha ricevuto pugni da “tutto il mondo”, per spiegare il fatto che abbia incontrato i più forti dai leggeri ai medi, senza distinzione. Quello apparso sul ring non era certo il miglior Cotto, ma nessuno lo pretendeva, era invece un pugile con poco mordente, quasi rassegnato. Le raccomandazioni di Freddie Roach di usare solo il destro davano il sospetto che fosse successo qualcosa al braccio sinistro, un sospetto che ha acquistato consistenza durante il match. Alla fine il verdetto unanime ha fotografato, con qualche sconto, la differenza tra i due pugili (115-113, 115-113, 116-112) a favore di Alì. Le quote delle scommesse erano scese negli ultimi giorni, ma rimanevano consistenti a favore di Cotto. Se era una giustificazione il sinistro in disordine, non lo era vederlo stanco già a metà match. Buon per lui che Alì aveva poco pugno perchè arrivava a segno con una certa facilità e velocità. Cotto ha accusato lo strappo al sinistro dal VII round e questo senz’altro un po’ ha influito perchè da quel round fino all’ XI Alì aveva preso il largo. Non tragga in inganno l’ultima ripresa a favore di Cotto, perchè è apparsa a molti come un omaggio di un avversario che aveva capito di avere ormai la vittoria in pugno. Forse con il senno del poi sarebbe stato meglio che la sua carriera fosse finita, se invece di affrontare Kamegai ad agosto si fosse battuto con uno dei pugili giovani più forti in giro come Julian Williams, Errol Spence jr, Jermell Charlo. Avrebbe senz’altro perso, ma la sua sconfitta avrebbe avuto una giustificazione più valida, meno amara, senza arrampicarsi oltre all’età anche alle condizioni fisiche. La sua sconfitta per certi versi mette un po’ in crisi gli organizzatori perchè Sadam Alì non convince. La logica vorrebbe che Alì affronti l’inglese Liam Smith, lo sfidante ufficiale. Molti sono dell’opinione che è meglio che abbandoni la categoria per tornare in quella originaria dei welter, ma anche lì c’è gente che “picchia”, a meno che Sadam Alì non si diverta a smentirci ancora una volta.
(alb)